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Alpi italiane senza neve, i fenomeni di Stau e Föhn

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Più volte nel mese di dicembre e gennaio correnti settentrionali perpendicolari alla catena alpina hanno prodotto il fenomeno dello Stau e del Föhn, generando ingenti precipitazioni sul lato austriaco e svizzero delle Alpi e tempo caldo e secco sul lato italiano.

Quando il vento incontra una particolare conformazione orografica è costretto a risalire lungo le sue pendici, andando incontro ad espansione per la diminuzione della pressione atmosferica e successivo raffreddamento. Questo comporta il raggiungimento delle condizioni di saturazione della massa d’aria che scarica la precipitazione lungo il versante sopravento. Questo vento di risalita è detto Stau e ha interessato principalmente Austria e Svizzera nelle prime due settimane di gennaio.

Appena scavalcata la barriera alpina, l’aria comincia a scendere sul versante opposto, ormai quasi completamente secca, avendo perso gran parte del suo contenuto di umidità sul lato sopravento. Nel muoversi verso il basso, con pressioni via via crescenti, l’aria viene compressa, riscaldandosi diabaticamente di 1°C ogni 100 metri e giungendo così a valle con un guadagno di diversi gradi rispetto all’analoga quota iniziale prima dell’ascesa. Questo vento di caduta, caldo e secco che rende il cielo particolarmente terso e sereno, è chiamato Föhn e da esso ha preso il nome l’asciugacapelli che appunto genera aria calda e secca. Nell’attrito turbinoso contro gli ostacoli il vento di caduta acquista, per la sua secchezza, una elevata carica elettrica positiva. Chi non ha preso la “scossa” nell’aprire la portiera dell’auto quando soffia il föhn? Ma la modifica delle proprietà elettriche dell’aria ha un’influenza negativa sulla salute, specie in soggetti meteoropatici e psicolabili. Infine, i venti di Föhn possono raggiungere raffiche considerevoli che possono superare anche i 100 Km/h.

In generale, il fenomeno di Stau e Föhn può verificarsi a ruoli invertiti su entrambi i versanti delle Alpi e può interessare anche gli Appennini

Nel disegno è schematizzata una sezione della catena alpina in un punto di 3.000 metri di altezza e il modello semplificato del vento Stau e Föhn. Nel lato sinistro il versante sopravento (Stau) con precipitazioni; nel lato destro versante alpino italiano sottovento (Föhn) caldo e secco.

 

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