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La più grande delle piattaforme di ghiaccio della penisola Antartica sta collassando

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È ormai imminente il distacco di una parte della piattaforma Larsen C che lascerà partire alla deriva un iceberg di dimensioni mai misurate. Già nel 2016 l’avanzata della spaccatura era evidente e raggiungeva oltre 100 km di lunghezza, oggi mancano ormai 5 km al distacco completo e l’accelerazione subita nelle ultime settimane ha provocato una frammentazione del tratto finale lasciando presagire che manca ormai poco al distacco completo. L’iceberg che si libererà dalla piattaforma avrà una superficie di 5800 km2. Lo spessore medio del ghiaccio è di 200 metri per un volume di 1155 km3. Il mondo scientifico, ma non solo, si chiede che direzione prenderà l’enorme iceberg durante la sua deriva, anche se l’avanzata sarà lenta.  Altra incognita sarà la reazione della restante piattaforma Larsen C che si troverà indebolita nella sua struttura, perderà infatti il suo fianco di sostegno verso il mare aperto per un rapporto di circa il 10%, generando una possibile disgregazione a catena. Questo successe già nel 2002 nella vicina Larsen B dove, dopo il distacco di un grande iceberg,  in pochi mesi gran parte della piattaforma si sgretolò scivolando verso il mare. Per una volta però l’influsso diretto dell’aumento globale di temperatura non sembra essere la principale causa del distacco, che è piuttosto imputabile ad un fenomeno naturale, l’avanzata dei ghiacciai porta da sempre distacchi di grandi porzioni di ghiaccio, anche se non di queste dimensioni. 

I ghiacci dell’Antartide segnano attualmente i record di estensione, gli studiosi giustificano che  questa evoluzione in controtendenza  sia in parte dovuta ad un intensificazione del sistema di bassa pressione nel mare Amundsen, il quale porta ad una circolazione dei venti freddi verso il mare di Ross dove i ghiacci si estendono. La notizia dell’imminente distacco del nuovo iceberg ha avuto grande risalto nella stampa internazionale, malgrado il suo indubbio fascino e sensazionalità, il nostro pianeta che è purtroppo compromesso da cambiamenti ben più gravi, non fa notizia.

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