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FIEMME IN VIAGGIO VERSO LE OLIMPIADI

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Il solito acquazzone guastafeste, mercoledì sera, ha rinfrescato Cavalese fino a pochi minuti dall’inizio della serata “#roadto2026 – Fiemme in viaggio verso le Olimpiadi”, ma ciò non ha tenuto lontana la gente da Piazza Italia che alle 21 ha affollato il “salotto” della Val di Fiemme.
Una serata proposta da Nordic Ski Val di Fiemme e dall’APT Fiemme salutando l’arrivo di Ferragosto per tanti turisti, sportivi, curiosi e valligiani parlando di sci nordico, di Olimpiadi e Paralimpiadi 2026, con una serie di sketch tra passato e presente in viaggio verso le Olimpiadi, proprio come anticipava il programma. Musica dal vivo con il giovane gruppo fiemmese “The Others” che ha intervallato le simpatiche gags del “Bepi” nei panni di un contadino dal sapere valligiano a quelle di Giacomo Panozzo, che a “modo suo” ha presentato le personali quattro Pillole Olimpiche, e a condurre una spigliata e decisamente brava Silvia Vaia, tutti a snocciolare tra il serio e il faceto una serie di numeri, informazioni, curiosità, frutto di ricerche storiche profonde. Ad arricchire la serata gli interventi del sindaco di Cavalese Sergio Finato, del direttore dell’APT fiemmese-cembrana Giancarlo Cescatti, quindi il campione Franco Nones, gli atleti Nicole Monsorno, Simone Daprà e con in platea Maria Gismondi e Veronica Gianmoena. Non sono mancati neppure Pietro De Godenz e Cristina Bellante, rispettivamente presidente e segretario generale del comitato Nordic Ski Val di Fiemme ma anche rappresentante provinciale del Coordinamento Olimpico il primo e membro del CONI di Trento la seconda.
Così, anche i bene informati sullo sci nordico hanno saputo che nel 2026 saranno 16 le discipline olimpiche, con l’esordio in Valtellina dello scialpinismo, 6 invece le discipline paralimpiche, con oltre 3.500 atleti in gara a rappresentare 90 nazioni. Sarà la 25.a edizione delle Olimpiadi invernali, la 14.a delle Paralimpiadi invernali e gli eventi si disputeranno su una superficie complessiva di 22.000 kmq coinvolgendo le province di Trento e Bolzano, Lombardia e Veneto. Sarà il terzo appuntamento olimpico invernale in Italia dopo Cortina ’56 e Torino 2006. In Val di Fiemme avranno luogo le gare di fondo, salto e combinata nordica, di fondo e biathlon per gli atleti paralimpici, per un totale di 21 competizioni olimpiche e 39 paralimpiche, col 31% delle medaglie distribuite da Milano Cortina 2026.
Sul palco gli ospiti, ma l’atmosfera era la stessa anche in platea, tutti ad imitare Cecchetto nell’intramontabile tormentone estivo del Gioca Jouer con ‘Sciare, Applaudire, Saltare, Salutare e.. Autostop’. Contagiati davvero tutti, anche il sindaco di Cavalese, il direttore dell’APT, Franco Nones e Pietro De Godenz.
Molto applauditi gli atleti, Franco Nones in primis dopo il filmato storico di quell’indimenticabile 7 febbraio ’68 con il primo oro olimpico italiano nel fondo, quindi Nicole Monsorno e Simone Daprà, atleti fiemmesi che si stanno preparando al meglio per essere selezionati nella squadra olimpica 2026. “Nones ce l’ha fatta, ora dobbiamo provarci anche noi” ha sintetizzato Daprà, “per ogni atleta l’Olimpiade è un traguardo molto ambito, poter partecipare qui in casa sarebbe incredibile, incrociamo le dita” ha aggiunto Monsorno.
Le quattro ‘Pillole Olimpiche’ spiegate da Giacomo Panozzo, ovvero “diamo i numeri”, “Val di Fiemme terra di campioni”, “terra di volontari”, “una vallata olimpica”, hanno voluto focalizzare anche l’attenzione sulla grande collaborazione dei volontari, istituzione di primo piano in Val di Fiemme con quasi un migliaio di persone dedite alle Coppe del Mondo, ma per Milano Cortina 2026 nella valle dell’Avisio ne sono necessari 2580 per le sole Olimpiadi, più alcune centinaia per le Paralimpiadi. In Piazza Italia a Cavalese a raccontare le proprie emozioni c’erano una delle volontarie più esperte, Luisa Secchi di Carano, 76 anni quest’anno, e una delle più giovani, Arianna Finco di Cavalese, classe 2000. Applausi per le due collaboratrici, già confermate per la prossima Coppa del Mondo, il Tour de Ski con tre giornate dal 3 al 5 gennaio.
Per il 2026 è in rampa di lancio anche l’iniziativa “Ospiteme Fiemme” un po’ sulla falsariga dell’operazione Arcobaleno delle prime edizioni di Marcialonga. Si chiede alla gente fiemmese di ospitare a casa propria i volontari che arriveranno da lontano, anche per condividere, integrarsi e calarsi nello spirito che aveva lanciato Pierre De Coubertin. Le Olimpiadi invernali sono nate nel 1924, esattamente 100 anni fa a Chamonix, ha raccontato Silvia Vaia, mentre Giacomo Panozzo ha spiegato ad un pubblico attento le traversie incontrate da Cortina per ospitare nel ‘56 la prima Olimpiade invernale in Italia. Insomma è stata una serata ricca di informazioni, storia, sport, divertimento e buona musica. Per chi se la fosse persa, domenica 18 si replica a Predazzo (ore 21 in Piazza SS. Filippo e Giacomo o al teatro comunale in caso di pioggia). Stesso programma, ospiti diversi, sarà l’occasione per incontrare Giorgio Vanzetta, Alessandro Pittin, Caterina Ganz, Paolo Ventura, Alessandro Chiocchetti e Riccardo Bernardi. Solita coreografia di Michele Longo e Marco Mattia, conduzione di Silvia Vaia e le “pillole” di Giacomo Panozzo, il tutto condito dalla musica dei “The Others”. Un modo come un altro per salutare Ferragosto che se ne va pensando ai Campionati del Mondo di skiroll, proposti ovviamente da Nordic Ski Val di Fiemme, a Ziano dal 12 al 15 settembre, e alla prossima stagione invernale col mitico Tour de Ski dal 3 al 5 gennaio. Per le Olimpiadi bisognerà attendere oltre 500 giorni, nel 2025 è ormai realtà il Summer Nordic Festival dal 18 al 21 settembre con le prime gare ufficiali di salto sui nuovi trampolini di Predazzo, e ancora combinata nordica e Coppa del Mondo di Skiroll.

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