TRA POCHI GIORNI TORNA L'ORA LEGALE
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Mano alle lancette la notte tra sabato 26 e domenica 27 marzo 2022, più precisamente alle ore 2 quando si dovranno spostare avanti le lancette di un’ora, ovvero alle 3. Lo slittamento in avanti dell’orario è usato convenzionalmente per segnare il passaggio della stagione fredda a quella calda guadagnando più ore di luce. Volendo ripercorrere la storia del cambio d’ora dobbiamo partire direttamente dal 18° secolo con Benjamin Franklin. Lo spostamento delle lancette si deve proprio a lui che, in un progetto economico per diminuire il costo della luce, avanzò la proposta d’introdurre l’obbligo di alzarsi prima al mattino. Questo proposito puntava a sfruttare maggiormente la luce del sole nel periodo primaverile ed estivo. Il passaggio dall'ora solare all'ora legale può avere effetti sul nostro organismo e sulla nostra salute. Ogni cambio di orario può in realtà influenzare la qualità del sonno, con disturbi sulla concentrazione durante la giornata, senza dimenticare gli effetti sulla pressione arteriosa e sulla frequenza cardiaca. A risentirne, spesso, è anche il nostro umore con disturbi soprattutto in senso depressivo, ma ovviamente dipende da caso a caso. Per adattarsi meglio al cambio, gli esperti consigliano di anticipare gradualmente, ad esempio di un quarto d'ora, gli orari dei pasti e il momento di andare a letto. Un altro suggerimento è quello di passare più tempo all'aria aperta, per far abituare il corpo al nuovo orario. Anche l'attività fisica può essere d'aiuto per risincronizzare il nostro orologio interiore. Da diversi anni si parla dell'abolizione dell'ora legale perché considerata anacronistica e non più utile per risparmiare sull'energia elettrica. Il Parlamento Europeo, nel 2019, ha votato una risoluzione per abolirla, lasciando ai singoli paesi la scelta su come procedere. Non tutti i paesi hanno deciso di abolirla perché la decisione dipende soprattutto dalle differenze di latitudine: chi si trova più vicino al Polo ha giornate estive che sono di per sé già molto lunghe. Attualmente, l'Italia ha deciso di mantenere l'alternanza tra ora solare ed ora legale per diversi motivi: tra il 2004 e il 2020 sono stati risparmiati 1,7 miliardi di euro sull'energia elettrica. Infatti, la chiusura dei negozi ha coinciso con il ritardo di un'ora nell'accensione delle luci, quindi il risparmio è stato notevole; c'è il dubbio che i fusi orari, che diventerebbero più confusionari non passando mai all'ora legale, potrebbero generare problemi anche nel mercato interno.