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“La Venosta” numero 1 ė un successo

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Spettacolare giornata innevata, oggi a Vallelunga in Alto Adige, alla prima edizione de “La Venosta” del circuito Visma Ski Classics che meglio di così non poteva cominciare la propria avventura nel panorama mondiale delle competizioni long distance dello sci di fondo. A far divertire i fondisti anche i Krampus con i loro campanacci caratteristici, mostri “tradizione” nei paesi di lingua tedesca che accompagnano la festa di San Nicola, con la leggenda che vuole quest’ultimo capace di sconfiggere il demone (Krampus) che sarà poi destinato a servirlo. Ne restano maschere imponenti e suggestive che attraggono i curiosi per una foto. I più bravi di giornata, anche ad interpretare al meglio un percorso di 34 km inedito per tutti, sono stati Ermil Vokuev e Astrid Slind, con il russo a domare il campione Petter Eliassen e Morten Eide Pedersen, e la norvegese a battere il suo “spettro” numero 1, rimanendo in tema di storie e spiriti, Britta Johansson Norgren. Terzo ancora il Team Koteng grazie a Kari Vikhagen Gjeitnes.

Passando alla cronaca di gara, tra paesaggi da cartolina dopo circa mezz’ora di competizione in double poling si stagliano nelle prime posizioni gli atleti del Team Ragde, pronti a riprendersi ciò che era stato loro tolto nella prima tappa di Livigno. Un team rivale è però in ottima forma, si tratta del Team Kaffebryggeriet capitanato dallo ‘scalatore’ Morten Eide Pedersen, che in una gara ricca di salite potrebbe fare la differenza. Ed è proprio lui ad aggiudicarsi il traguardo climb e a provare a scappare, tallonato dal solo atleta del team Lager 157 con il pettorale climb Andreas Holmberg, con Tord Asle Gjerdalen in terza posizione; è tuttavia un fuoco di paglia perché il gruppo si ricompatta velocemente, ma sempre con Pedersen a voler fare l’andatura. Dalle retrovie spunta l’atleta meno atteso del Team Ragde: Oskar Kardin, 2° alle spalle di Pedersen al 20° km. Ma all’approcciarsi del secondo climb è il russo Ermil Vokuev a spuntarla, beffando sia Pedersen che Kardin. Petter Eliassen, uno dei protagonisti più attesi, è 14°. Pedersen inizia a perdere terreno, Gjerdalen si leva il berrettino e tutto è ancora in gioco quando ci troviamo al terzo giro al km 24.7. Dopo un’ora e dodici di gara Oskar Kardin non molla, guardando indietro probabilmente per scrutare dove siano i propri compagni di squadra. Applausi anche per Grebenko, protagonista inaspettato nel gruppone di testa. Petter Eliassen taglia il terzo traguardo climb quando mancano 4 km al traguardo, su Novak e Vokuev, Hoelgaard quarto. E ora ci sarà il rush finale dove a primeggiare - effettuando un’ultima salita da campione - è il russo Ermil Vokuev, davanti ad Eliassen e Pedersen, al quale non riesce l’impresa. Difficile, se non quasi impossibile, rimanere al comando dall’inizio alla fine in una gara tra i maschi Visma Ski Classics.

Terminata una contesa ne inizia subito un’altra, con le donne a scendere in pista mentre riprende a nevicare in terra venostana. Il tracciato di 34 km favorisce gli scalatori e Astrid Slind prova una tattica “alla Norgren”, scappando via fin da subito, con la svedese a una decina di metri di distanza. La Slind si porta a casa anche il primo traguardo climb, Norgren seconda a 20 secondi, più attardate Emilie Fleten e Katerina Smutna, apparentemente già fuori dai giochi in una lotta al titolo de “La Venosta” sempre più a due. Slind pare aver deciso: questa è la sua gara. Il distacco dell’atleta del Team 157 passa così a 29 secondi quando ci troviamo al km 15.5. La fatica di salire in double poling è tanta e le atlete non disdegnano la “spina di pesce”, mentre Astrid Slind fa capire il perché indossi il pettorale climb. Alle spalle delle due un terzetto che se la giocherà fino alla fine. Al 20° km Norgren si avvicina pericolosamente a Slind, ma la norvegese tiene duro aggiudicandosi anche il secondo traguardo climb (+1.13 sulla svedese). Lo svantaggio non si assottiglia, anzi aumenta, più interessante scoprire chi primeggerà nella battaglia per la terza posizione tra Smutna, Gjeitnes e Fleten. Slind continua la propria marcia, Norgren molla la presa e chiude a tre minuti dalla vincitrice, che si diverte con i Krampus all’arrivo. Terza un’altra atleta del Team Koteng, Kari Vikhagen Gjeitnes. Quarta la Fleten, quinta la Smutna. Tra gli amatori infine applausi per il francese Matis Loray sugli atleti del Team Futura Manuel Amhof e Stefano Mich, e per Caterina Piller del Team Robinson Trentino tra le donne, che vince e convince sull’altra azzurra Asia Patini e su Raphaele Chapuis, francese.

Più che soddisfatto il presidente Gerald Burger: “Prima edizione e tutti contenti, dai professionisti agli amatori, dobbiamo ancora lavorare molto per avere un evento consolidato. Qui abbiamo sempre neve e in futuro faremo un bel centro del fondo”. E non è finita qui, perché domani tocca alla tecnica libera de “La Venosta”, sul medesimo percorso odierno.

Info: www.lavenosta.com

Download immagini TV: www.broadcaster.it

 

34 km CT - Men

1 Vokuev Ermil (RUS) Russian Winter 01:30:27; 2 Eliassen Petter (NOR) Team Ragde Eiendom 01:30:30; 3 Pedersen Morten Eide (NOR) Team Kaffebryggeriet 01:30:36; 4 Thyli Vetle (NOR) Team Kaffebryggeriet 01:30:40; 5 Novak Max (SWE) Team Ramudden 01:30:41; 6 Gjerdalen Tord Asle (NOR) Team Ragde Eiendom 01:30:43; 7 Grebenko Aleksandr (RUS) Russian Winter 01:30:44; 8 Hoelgaard Stian (NOR) Team Koteng 01:30:44; 9 Johansson Marcus (SWE) Lager 157 Ski Team 01:30:45; 10 Kardin Oskar (SWE) Team Ragde Eiendom 01:30:50

34 km CT – Women

1 Øyre Slind Astrid (NOR) Team Koteng 01:37:10; 2 Johansson Norgren Britta (SWE) Lager 157 Ski Team 01:40:19; 3 Vikhagen Gjeitnes Kari (NOR) Team Koteng 01:41:14; 4 Fleten Emilie (NOR) Team Ragde Eiendom 01:41:22; 5 Smutna Katerina (CZE) eD system Bauer Team 01:41:33; 6 Korsgren Lina (SWE) Team Ramudden 01:43:07; 7 Rygalina Anastasia (RUS) Russian Winter 01:44:31; 8 Elebro Sofie (SWE) Team ParkettPartner Sjusjøen 01:44:33; 9 Larsson Jenny (SWE) Team Ramudden 01:45:56; 10 Lacroix Roxane (FRA) eD system Bauer Team 01:46:26

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